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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

La felicità

La felicità. Cos'è la felicità? Da un punto di vista puramente etimologico è una condizione di benessere diffuso dell'animo e dello spirito. Ormai anche gli scienziati concordano che questo benessere mentale dia dei frutti positivi anche al nostro corpo. Sempre più diffusa infatti negli ospedali, soprattutto nei reparti pediatrici, la pratica di distrarre i degenti con personale preparato a far ridere, o grazie all'aiuto di cani o altri animali. Se sto meglio con la mente, starà meglio prima anche il corpo. Se non mi considero un malato, il nostro fisico farà di tutto per guarire prima. Si dice che per far avverare una cosa bisogna agire pensare e comportarsi come se questa cosa sià già avverata. Ma questa condizione di felicità come si ottiene? E come si conserva? Da tutta la vita siamo abituati a credere che la felicità derivi dall'esterno, ovvero da una condizione a noi estranea e provocata. Felicità può essere vedere la vittoria della squadra del cuore, andare

Molestie moleste

In questo periodo si fa un gran parlare di violenza e molestie sulle donne. Va detto, e questo è sacrosanto, che mai nessuna molestia o addirittura violenza è permessa e deve essere severamente punita. Questo però non vuol dire che una donna si possa comportare esagerando come vuole “tanto nessuno si deve permettere di toccarmi”. Se io donna faccio di tutto per far girare la testa ad un uomo, anche solo per gioco o peggio per divertirmi alle sue spalle, non posso pretendere poi che il maschietto in questione non si faccia delle idee audaci e, sempre sull’onda dell’emozione creata da una donna che sembra apprezzarlo, per far capire il suo interesse non assuma un comportamento più deciso. Specifico naturalmente che per “comportamento più deciso” non intendo molestie troppo spinte, sia psicologiche che fisiche. Si tratta di imparare a vivere. Se io pecorella smarrita mi butto in mezzo ad un branco di lupi cattivi non posso pretendere che nessuno di essi si azzardi a mordere. Se lo fa il

L'emozione dellaTV

Ecco un divertente riassunto della mia prima esperienza in TV. Sabato 25 Novembre ho registrato l'intervista presso il canale ONE TV. Fissata per le 15, arrivo tutto trafelato e in ritardo come mio solito, all'indirizzo dell'emittente. Un po' sorpreso vedo che la sede è una normale palazzina, che si differenzia dalle altre solo perché sul tetto scorgo delle imponenti antenne. Mi dico, va beh, è una cosa modesta, ma per iniziare va benissimo. Non so nemmeno dove sia l'ingresso, così chiedo al Bar sito al piano terra. -Buongiorno, scusi, One Tv?- -Primo piano- -Ok, grazie- Io, tutto umile e quasi con le mani in tasca, salgo le scale. Un normalissimo ingresso con una targa grande quanto un A4 mi avvisa che sono nel posto giusto. Apro timidamente la normalissima porta socchiusa ed entro. Corridoio con pavimento simile a quello dell'appartamento di mia madre. Infatti è una palazzina anni '50. Nessuno. All'improvviso mi viene incontro un tizio con