Molestie moleste

In questo periodo si fa un gran parlare di violenza e molestie sulle donne. Va detto, e questo è sacrosanto, che mai nessuna molestia o addirittura violenza è permessa e deve essere severamente punita. Questo però non vuol dire che una donna si possa comportare esagerando come vuole “tanto nessuno si deve permettere di toccarmi”.
Se io donna faccio di tutto per far girare la testa ad un uomo, anche solo per gioco o peggio per divertirmi alle sue spalle, non posso pretendere poi che il maschietto in questione non si faccia delle idee audaci e, sempre sull’onda dell’emozione creata da una donna che sembra apprezzarlo, per far capire il suo interesse non assuma un comportamento più deciso. Specifico naturalmente che per “comportamento più deciso” non intendo molestie troppo spinte, sia psicologiche che fisiche.
Si tratta di imparare a vivere. Se io pecorella smarrita mi butto in mezzo ad un branco di lupi cattivi non posso pretendere che nessuno di essi si azzardi a mordere. Se lo fa il primo che sbaglia è il lupo cattivo certo ma io gli ho dato una bella mano quindi la colpa andrebbe divisa.
Io stesso ho visto in tanti anni di discoteca molte donne ubriacarsi e fare le sceme con tutti, fino a quando qualche maschietto poi esagerava e la cosa finivamale. Se vogliamo rispetto, comportiamoci in modo da meritarlo.

Sempre in questo periodo leggo molte donne dello spettacolo che denunciano, anche dopo decenni, delle molestie da parte di attori, registi o altri personaggi dello star system. Le molestie o peggio i ricatti a sfondo sessuale vanno denunciati e puniti al 100% ma prima di crocefiggere il presunto colpevole i fatti vanno verificati, nel rispetto dell’accusato, perché finchè non si hanno prove a smentirlo siamo tutti innocenti. Ultimamente basta che un uomo venga accusato di queste malefatte e subito parte la crociata contro di lui, crociata portata avanti anche da chi lo fa solo per sentito dire. Così, nel 1700, si bruciavano le streghe. A volte con questo stratagemma si eliminavano avversari o avversarie con motivi molto più terreni e discutibili, altro che stregoneria.
Il confine tra una molestia o violenza denunciata e una diffamazione con lo scopo di far parlare di sé può essere molto sottile e può fare molto male. Esempio? L’attrice che ha accusato George Clooney di averla molestata mentre lui girava E.R. Adesso io il nome di questa attrice non l’ho mai sentito prima e guarda caso è un’attrice che da anni non trovava lavoro. Dubito fortemente che il fighissimo George avesse bisogno di molestare le donne per un po’ di sano divertimento sessuale, soprattutto ai tempi di E.R. quando lui era già una star conosciuta in tutto il mondo. Pensate Clooney che si sente accusato di una cosa simile. Lui sa che è tutta una montatura ma come si giustifica con la attuale compagna, con i parenti e amici che avrà anche lui?
Più paura delle donne solidali con qualsiasi tipo di denuncia ancora non provata mi fanno gli uomini. Leggo di molti uomini che, anche loro senza uno straccio di prova, sono pronti ad accusare senza mezzi termini un altro uomo, solo perché “così fan tutte”. Solidarietà cieca o opportunismo?

Commenti

Post popolari in questo blog

La felicità